Il carcere di Laureana di Borrello a Reggio Calabria e uno degli esempi in cui la rieducazione dei detenuti dà i risultati migliori.
È stato riscontrato che normalmente di 10 detenuti usciti dal carcere 7 ritornano a delinquere, mentre dei degli ex detenuti del carcere di Laureana su 40 solo uno torna delinquere.
Il progetto pedagogico iniziato a novembre 2004 si rivolge ai giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni con un basso indice di pericolosità sociale, e prevede un percorso di riflessione sulla propria vita che possa aiutare concretamente il reinserimento nella società attraverso laboratori di falegnameria, ceramica e coltivazione di fiori e piante da ornamento in serra, ma soprattutto i detenuti sono impegnati in esperienze lavorative esterne all'Istituto.
Il progetto viene intrapreso dai detenuti volontariamente e può essere interrotto se l'individuo nn se la sente più di continuare oppure nel caso non rispetti le regole dell'istituto.
Il carcere di Laureana era stato anche oggetto di un servizio delle “Iene”, che ne aveva mostrato le particolarità nel suo programma, infatti è così che io ne ero venuta a conoscenza, ed ero rimasta molto colpita dalle interviste fatte, spero che a molte persone abbia fatto lo stesso effetto che ha fatto a me.buona settimana a tutti!
martedì 21 aprile 2009
lunedì 6 aprile 2009
perchè rieducare??
perchè rieducare??
è una domanda che si pongono in molti e sicuramente è al centro di numerose discussioni.
innanzitutto si sa, una persona che esce dopo numerosi anni dal carcere non ha contatti con il mondo esterno, può addirittura essere ripudiata dalla famiglia, e di conseguenza non ha motivazioni per cercare di rifarsi una vita, nulla lo frena dal voler commettere ancora atti come il furto nel caso non abbia un lavoro. (e sinceramente non credo che molti datori di lavoro assumano felicemente persone con la fedina penale sporca)
inoltre questo potrebbe anche essere una soluzione per il problema del sovraffollamento delle case di detenzione, che in modo molto sbrigativo si era cercato di risolvere con l'indulto, dimostrando come molte persone non rieducate durante il loro periodo di reclusione potessero facilmente tornare a commettere il medesimo errore.
il mio sarà pure un pensiero utopistico, sicuramente la rieducazione non salverà tutti i detenuti ma solo alcuni, ma anche solo per la vita di quelle poche persone, (ed anche per la vita di quelli che potrebbero incrociare la loro strada una volta usciti), secondo me vale la pena di cercare una soluzione.
voi cosa ne pensate a riguardo?..nei prossimi post cercherò di inserire qualche esempio di tecnica di rieducazione che già vengono praticate in alcuni carceri italiani, per esempio tramite il lavoro, in modo tale che possiate farvi un'idea di ciò che accade nella nostra bella Italia.buona settimana.
è una domanda che si pongono in molti e sicuramente è al centro di numerose discussioni.
innanzitutto si sa, una persona che esce dopo numerosi anni dal carcere non ha contatti con il mondo esterno, può addirittura essere ripudiata dalla famiglia, e di conseguenza non ha motivazioni per cercare di rifarsi una vita, nulla lo frena dal voler commettere ancora atti come il furto nel caso non abbia un lavoro. (e sinceramente non credo che molti datori di lavoro assumano felicemente persone con la fedina penale sporca)
inoltre questo potrebbe anche essere una soluzione per il problema del sovraffollamento delle case di detenzione, che in modo molto sbrigativo si era cercato di risolvere con l'indulto, dimostrando come molte persone non rieducate durante il loro periodo di reclusione potessero facilmente tornare a commettere il medesimo errore.
il mio sarà pure un pensiero utopistico, sicuramente la rieducazione non salverà tutti i detenuti ma solo alcuni, ma anche solo per la vita di quelle poche persone, (ed anche per la vita di quelli che potrebbero incrociare la loro strada una volta usciti), secondo me vale la pena di cercare una soluzione.
voi cosa ne pensate a riguardo?..nei prossimi post cercherò di inserire qualche esempio di tecnica di rieducazione che già vengono praticate in alcuni carceri italiani, per esempio tramite il lavoro, in modo tale che possiate farvi un'idea di ciò che accade nella nostra bella Italia.buona settimana.
venerdì 3 aprile 2009
eccomi qua!
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